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mercoledì 28 settembre 2016

I miei 42 motivi del NO al referendum costituzionale

di Francesco Cosentino Bill
Dopo l'articolo informazione su cosa consiste la riforma ho intenzione di scrivere questo articolo e di elencare tutti i miei motivi per votare NO.
Iniziamo.

1) La Costituzione è stata scritta volutamente per durare e per evitare derive di regimi autoritari , non si può pensare di sfasciare in questa maniera il Senato della Repubblica.

2) L'attuale Legislatura (la XVII) passerà alla storia come quella con il più alto numero di voltagabbana di sempre.

3) Il nostro Parlamento è illegittimo perché è stato composto da una legge elettorale (il Porcellum) dichiarata incostituzionale nel 2014 dalla Corte Costituzionale. Impensabile approvare una riforma costituzionale da un Parlamento del genere. Non è stato sciolto dal precedente Presidente della Repubblica(Re Giorgio napolitano), anche se sarebbe stato meglio, ma il Parlamento avrebbe, coso mai, potuto provvedere agli atti necessari e urgenti, non certo a riscrivere la Carta. Inoltre la Costituzione deve essere modificata con una maggioranza quanto più ampia possibile

4) La Costituzione deve essere di tutti.Altrimenti non potrà essere strumento di unità ma solo l'ennesima causa di divisione. Ecco perché i Costituenti hanno previsto che le sue modifiche non potessero essere fatte da un solo partito e neppure dalla sola maggioranza parlamentare. 

5) Matteo Renzi ha fatto un errore madornale:ha personalizzato troppo il referendum. Un voto sulla riforma costituzionale è un voto sui valori democratici.

6) a riforma della Costituzione che siamo chiamati ad approvare o a respingere risponde ad una chiara logica di accentramento del potere. Suggerendoche sia solo occasione di spreco edi cattiva politica la riforma svaluta definitivamente il ruolo del Parlamentofacendone un burattino nelle mani dellafalsa maggioranza creata dall' Italicum. 

7) La riforma è fortemente legata al pasticciato Italicum che ripropone i vizi del porcellum già dichiarati costituzionalmente illegittimi: eccesso di disproporzionalità tra i voti e i seggi attribuiti con il premio di maggioranza, per di più dato a un singolo partito; lesione della libertà di voto dell’elettore per il voto bloccato sui capilista, che possono anche essere candidati in più collegi.
Inoltre l'Italicum è stato scritto pensandolo già solo per la Camera.

8) Il Senato diventerà il dopo-lavoro di sindaci e consiglieri regionali e verrà sfasciato trasformandolo nella cosiddetta Camera delle Regioni .

9) Un consigliere regionale è espressione di un territorio limitato e infraregionale, cui rimane legato per la sua carriera politica. Lo stesso vale per il sindaco-senatore. Avendo pochi senatori, ogni regione sarà rappresentata a macchia di leopardo. Pochi territori avranno voce nel Senato, e tutti gli altri non l’avranno. È la Camera dei localismi, non delle regioni.

10) I consiglieri regionali (e forse anche i sindaci) che siederanno al Nuovo Senato non saranno eletti direttamente dai cittadini. Questa si chiama elezione di 2° grado.

11) I nuovi senatori avranno delle doppie cariche. Come faranno consiglieri e sindaci a svolgere entrambe le funzioni. Se uno vuol fare bene il senatore dovrà venir meno dall'incarico di consigliere o sindaco e viceversa. Si tratta di una scelta già osteggiata in Francia (nazione che vieta il cumulo di mandato nazionale con quello locale).

12) I senatori part-time rappresentano il partito e il Presidente della Repubblica. 

13) La durata della carica da senatore equivale a quella da consigliere comunale o sindaco. Avremo un Senato che cambierà continuamente componenti in ragione delle scadenze dei Consigli Regionali e dei mandati da Sindaco. L'incerto apparato del Nuovo Senato crea incertezza e instabilità.

14) I senatori a vita non sono previsti nella riforma. All'apparenza sembra una buona cosa che porterà un risparmio. Falso: anche se morti , i soldi del vitalizio del senatore a vita spetteranno ugualmente ai familiari (prole,moglie,fratelli e sorelle) del senatore a vita defunto.

15) Tralasciando i Presidenti della Repubblica emeriti , i senatori a vita scelti dal capo dello Stato devono essere 5. 5 su 315 senatori è un numero basso che non può incidere più di tanto su una votazione. I senatori (con carica settennale) scelti dal PdR rimarranno 5. 5 senatori su 100 possono essere molto più incisivi che 5 senatori a vita che 315. I senatori part-time rappresentano il partito,il Presidente della Repubblica se stessi .È come se il Presidente della Repubblica avesse propri rappresentanti nel Senato,con un peso assolutamente rilevante e triplicato rispetto a prima.

16) Il risparmio tanto acclamato c'è,ma è di spiccioli. Di soli 50 milioni di € come sancisce la Ragioneria dello Stato. Costa di più organizzare il referendum. La gran parte dei costi viene non dalle indennità, ma dalla gestione degli immobili, dai servizi, dal personale. Mentre anche il senatore non elettivo ha un costo per la trasferta e la permanenza a Roma, nonché per l’esercizio delle funzioni (segreteria, assistente parlamentare, apparecchi elettronici etc). Sarebbe bastato appoggiare i tagli di cose inutili di quasi 100 milioni di € proposto dal M5S in Senato.

17) Dannoso ridurre il numero(già basso rispetto alla Camera dei Deputati) dei componenti del Senato. Le sedute del Senato hanno più volte raggiunto il tetto massimo di presenze ,a differenza della Camera con un tetto massimo di poco più 400 deputati. Perché non abbassare i deputati a quel numero?

18)  Si rischia un abbassamento della qualità nei massimi livelli di rappresentanza nazionale. Basta considerare le cronache di stampa e giudiziarie. Soprattutto perché i consiglieri-senatori e ai sindaci-senatori sono la classe politica più indagata e corrotta in Italia.

19) Le province non verranno eliminate veramente. Sono un elemento marginale nell’impianto della legge Renzi-Boschi. Una parte persino non necessaria, come è provato dal fatto che la riforma delle Province è stata già da tempo avviata. Il punto dolente è il modo in cui si sta realizzando. La legge Delrio prevede il trasferimento delle funzioni delle Province alle Regioni e ai Comuni nonché la soppressione dell’elettività diretta delle cariche provinciali, sostituitada una elezione di secondo grado da parte dei sindaci e dei consiglieri comunali compresi nella Provincia stessa. Ad un anno dalla sua entrata in vigore la relazione della Corte dei Conti al Parlamento disegna un quadro piuttosto negativo: le Province continuano,in sostanza a fare quel che facevano prima della riforma; i servizi erogati non sono infatti venuti meno con l’abolizione dell’elettività diretta degli organi. Né i
costi si sono ridotti: il personale non è infatti scomparso, ma è stato trasferito.
20) Con al riforma non crea stabilità e governabilità. Questi 2 fattori sono dati da una maggioranza forte e coesa. La maggioranza attuale con la nuova riforma non avrebbe comunque le competenze per governare bene.
21) La riforma è stata scritta sotto dettatura del Governo-Renzi.
22) La riforma non fronteggia i ritardi delle leggi con gli sgravi.  Per le leggi di conversione dei decreti legge sono bastati 38 giorni, che scendono a 26 per la conversione dei decreti collegati alla manovra finanziaria.(relativi alla legislatura 2008-2013) Numeri, non chiacchiere.


 alcune leggi sono state approvate in meno di una settimana, per altre ci sono voluti quasi 1500 giorni, circa 4 anni. Da cosa dipende questa disparità? Come intuibile, dall'interesse che i parlamentari hanno verso quel determinato provvedimento.
- per approvare la turbo-legge Cicchitto ci sono voluti solo 6 giorni
-per il decreto salva-liste 7 giorni.
-per il Lodo Alfano 20 giorni 
E si potrebbe andare avanti.
23) La riforma del Senato ci allontana dagli altri Stati vicini. 
Basta pensare al Bundesrat tedesco . In Germania ci sono dei veri e propri Stati : i Länder. Questa camera ha molti poteri e può (anche se poche volte) prelevare sulla Camera elettiva,il Bundestag.
Come già detto in precedenza , in Francia il cumulo di cariche pubbliche è sinonimo del malfunzionamento dello Stato.
Nel Regno Unito la camera dei Lord(non elettiva) si occupa di revisioni e modifiche di leggi per garantire maggiore efficienza.
Negli U.S.A. ha una funzione di divisione equa dei poteri simile al bicameralismo paritario.

24) La divisione dei compiti rimane più confusa e pasticciata. Si supera solo parzialmente il bicameralismo perfetto. Il Senato ha ancora poteri su temi come leggi e revisioni costituzionali,tutela minoranza linguistiche,leggi di iniziativa popolare e referendum e U.E. 

25) La funzione legislativa è più confusa il Senato può, a maggioranza assoluta dei suoi componenti ,richiedere alla Camera di procedere all’esame di ogni progetto di legge. La Camerasi pronuncia entro 6 mesi dalla data di deliberazione del Senato.È allora evidente la complicazione dell'iter legislativo che la riforma comporterebbe. E cosa accadrebbe se le Camere non si accordassero sul procedimento da seguire? 
26) Niente semplificazione. Basta vedere la modifica di anche solo uno degli articoli modificati . L'art.70 recita la funzione legislativa è svolta collettivamente dalle due Camere. Semplice e chiaro come deve essere un vero articolo costituzionale. Da 9 parole ne avremo 439 .
27) La riforma non permette ai cittadini di partecipare realmente all vita politica. Infatti il numero di firme per portare a Roma un legge di iniziativa popolare si è triplicato:da 50.000 firme a 150.000.
28) Il numero di firme necessarie per far ridurre il quorum nei referendum sarà molto alto e difficile da raggiungere: 800.000. Non si capisce perché un referendum debba avere un quorum più alto se richiesto da 500.000 cittadini e più basso se richiesto da 800.000. Sarebbe stato meglio eliminare il quorum e basta.
29) I referendum propositivi e di indirizzo sono solo menzionati a futura memoria nella legge Renzi-Boschi, che ne rinvia la disciplina a una successiva legge costituzionale. Tutto rimane in sospeso.
30) La riforma prevede l'accentramento del governo e dell'esucutivo. Il parlamento diviso in 2 rami dovrebbe essere il centro della vita e della partecipazione politica di un Paese. È da anni che questo andazzo sta crescendo con forti critiche,questa riforma renderà legale tutto ciò'.
31) Per non parlare dell'accentramento statale di energia,per fare un esempio. Si sfavoriscono le autonomie locali.
32) L'italicum dà una mano a ciò. Con un premio di maggioranza alto e incostituzionale non può essere meno. Il partito che raggiunge almeno il 40% de voti al primo turno ottiene il 54% dei seggi in parlamento.
33) La Camera a cui spetterà dare la fiducia al Governo (la Camera dei deputati) sarà priva di legittimazione popolare. Questo per via della nuova e pessima legge elettorale.
34)  È sproporzionato che la Camera più numerosa (630 membri) ed eletta direttamente dai cittadini possa scegliere solo 3 giudici della Corte costituzionale, mentre ad un Senato di soli 100 membri(per di più ad elezione indiretta tramite i Consigli regionali) ne spettino ben 2.
35) Solo all'apparenza si modifica la secondo aprte della Costituzione. Le 2 parti sono strettamente collegate. La prima spiega i diritti fondamentali del cittadino ,la seconda le deve applicare in funzione dell Istituzioni.
36) La riforma è strettamente legata al Piano di Rinascita Democratica della loggia massonica P-2 di Licio Gelli. Basta leggerla per capire da dove ha preso le idee oggi.
37) Per non parlare poi della dichiarazione di J.P. Morgan del 2013. In questo documento 
La banca sostiene questo  I sistemi politici dei paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l'integrazione. C'è forte influenza delle idee socialiste. E cita, tra gli aspetti problematici, la tutela garantita ai diritti dei lavoratori. L'Italia si trova nel Sud dell'Europa e ha una Costituzione antifascista. La J.P. Morgan è un potente gruppo U.S.A. che raggruppa banche e società di consulenza finanziaria. È considerata dalla Casa Bianca come la vera responsabile della crisi del 2008.
38) Crea conflitti di competenza tra Stato e regioni, tra Camera e nuovo Senato.
39) Tra i sostenitori del sì abbiamo Denis Verdini. Un ex-uomo di Berlusconi che si è distaccato da FI portandosi con se una ventina di perosne (i verdiniani ) per appoggiare le riforme del Governo-Renzi. Renzi non può fare niente senza questo individuo. È un pregiudicato più volte indagato ,assolto per poi non parlare del crack del CCF(Credito Cooperativo Fiorentino).
Membro di spicco della P3 che ha da sempre avuto rapporti con la massoneria fiorentina e aretina.

40) La propaganda e i tempi antenna in TV (soprattutto la RAI) in favore del Sì. Si crea disinformazione per ingannare la popolazione

41)Le pressioni delle lobby e le loro previsioni apocalittiche. La riforma è appoggiata anche da potenti lobby come FMI e Confindustria o la Fiat di Marchionne. la Confindustria stessa ha avviato una previsione dagli esiti catastrofici in caso di vittoria del NO. Questa è una strategia del terrore bella e buona. I cittadini ,quando hanno paura sono malleabili.

42) La riforma non è innovativa. Già lo Statuto Albertino di più di 150 anni fa, prevedeva un Senato Regio non elettivo.

Ricordatevi che questo è un tema serio che può incidere sulla vita sociale,politica ed economica della Nazione anche sui giovani (i cittadini del domani). Occorre leggere bene e andare nei dettagli per capirne la pericolosità che ha. Fate attenzione,pensate,ragionate,riflettete,informatevi ;il tutto con un sano spirito critico. Vi chiedo perciò di condividere questo articolo. Grazie.

2 commenti:

  1. Io voto no.
    Sacrosanti i 41 motivi.Ma sento l'urgenza di declamare anche il quarantaduesimo : Se vince il NO Renzi e compagnia bella vanno a casa.Mi sembra un ottimo motivo per votare NO.

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  2. http://giualmenociprovo.blogspot.it/2016/11/esegesi-della-quantita.html

    RispondiElimina

La libertà di pensiero è una risorsa. Ognuno èlibero di scrivere la propria opinione;si prega però di avere un atteggiamento educato e moderato.
Grazie.

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